Entra in vigore da sabato 14 dicembre il nuovo Codice della Strada. Attenzione massima a un’ulteriore novità che riguarda il ritiro della patente
Il 14 dicembre 2024 è una data storica per l’automotive italiano. A partire da questo giorno diventano operative tutte le novità contenute nel nuovo Codice della Strada, approvato in via definitiva dal Parlamento lo scorso novembre.
Il nuovo testo di legge, già firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, contiene numerosi cambiamenti che automobilisti e motociclisti italiani devono tenere bene a mente. Una parte corposa delle modifiche introdotte riguarda le infrazioni stradali più comuni come l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di stupefacenti o con lo smartphone, tutte fattispecie causa in gran parte di incidenti stradali e altre tipologie di sinistro.
Per tutte, viene sostanzialmente stabilito un inasprimento delle pene pecuniarie e delle sanzioni accessorie che, nei casi più gravi, possono portare anche al ritiro/sospensione della patente. Per la guida con smartphone, ad esempio, si procederà d’ora in poi alla sospensione automatica della patente per una settimana in caso di almeno 10 punti ancora in possesso sulla licenza di guida. Qualora i punti fossero meno, la sospensione può arrivare a 15 giorni.
Sanzioni inasprite anche per chi viene sorpreso al volante in stato di ebbrezza. Nei casi più gravi si può arrivare fino a 6.000 euro di multa con arresto da 6 mesi a un anno e patente sospesa fino a due annualità. Per la guida sotto effetto di stupefacenti e sostanze psicotrope, basta il solo test positivo per la sospensione immediata della licenza di guida.
Proprio a ridosso dell’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, dal Consiglio Trasporti della UE è arrivato il via libera definitivo a un corposo aggiornamento delle disposizioni in materia di sicurezza stradale che prevede anche l’applicazione dell’interdizione alla guida in tutti gli stati dell’UE per coloro che hanno ricevuto un provvedimento di ritiro/sospensione della patente.
Attualmente, se un automobilista perde la patente a seguito di un’infrazione stradale, la sanzione viene applicata solo nello stato in cui la violazione è stata commessa e non comporta restrizioni in altre nazioni della UE. D’ora in poi, lo scenario cambia radicalmente. Viene istituita, di fatto, la facoltà per lo stato che ha rilasciato la patente di estendere la sospensione/ritiro patente a tutte le 27 nazioni della UE entro quindici giorni dalla notifica dell’infrazione.
L’automobilista sarà informato dell’esito della procedura di estensione (che non è automatica ma si basa essenzialmente sulla gravità dell’infrazione commessa) entro 7 giorni lavorativi dalla sua conclusione. E’ stato stabilito inoltre che il ritiro in tutta la UE non vale per sospensioni inferiori a tre mesi o per provvedimenti in corso nei quali resta da scontare un residuo di pena inferiore a un mese.
Facciamo un esempio pratico. Un automobilista italiano commette un’infrazione in Austria con contestuale sospensione-ritiro della patente. Con la normativa attuale, il provvedimento vale solo in Austria e non in altre nazioni. Con la nuova legge, invece, le autorità austriache possono comunicare allo stato che ha rilasciato la patente – in questo caso l’Italia – l’infrazione commessa. Spetterà poi a quest’ultimo decidere se punire ulteriormente l’automobilista, impedendogli di guidare in tutta l’UE.
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