Totti a Rebibbia: è accaduto veramente

Francesco Totti è stato nel carcere di Rebibbia: l’ex numero 10 giallorosso e una storia toccante per tutti i suoi fan

Sono passati ormai diversi anni da quando ha detto addio al calcio giocato, ma è impossibile dimenticare per tifosi e appassionati le gesta di uno come Francesco Totti. L’ex numero 10 della Roma è stato non soltanto una leggenda del club capitolino, ma anche uno dei più forti giocatori mai transitati nel calcio italiano.

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Totti a Rebibbia: è accaduto veramente – Rendecalcio.it (fonte: © ANSA)

 

Una carriera che per lui avrebbe potuto anche essere più vincente, ma consacrata tutta allo stesso club, anche se con qualche ovvio momento di riflessione e di dubbi. Totti ha rappresentato e rappresenta ancora una delle ultime vere bandiere del calcio e non è un caso che la sua presenza resti viva nella mente e nel cuore di tanti che lo hanno acclamato quando dava spettacolo in campo.

Il classe 1976 rimane un personaggio mediatico a tutto tondo, c’è curiosità per capire se rientrerà dalla porta principale nel mondo del calcio oppure no, dopo la sua esperienza dirigenziale alla Roma, durata però troppo poco. Uno dei motivi per cui Totti è particolarmente amato risiede anche nel suo carattere genuino, di cui ha dato prova più volte. Tra i tanti episodi che lo riguardano, uno in particolare fa riferimento alla sua apparizione nel carcere di Rebibbia.

Francesco Totti lo racconta in tv: cos’è successo durante la sua visita a Rebibbia

E’ stato lo stesso ex giocatore a raccontare in tv che cosa è successo in quella occasione. Ospite di ‘Che tempo che fa’ da Fabio Fazio, sulla Rai, aveva descritto una giornata davvero speciale che gli capitò di passare tra le mura del carcere romano.

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Francesco Totti lo racconta in tv: cos’è successo durante la sua visita a Rebibbia – Rendecalcio.it (fonte: © ANSA)

 

“Ero andato in visita al carcere – aveva spiegato, tempo fa – Facemmo il giro panoramico di tutte le celle, andammo a trovare i detenuti. Erano tifosi di qualsiasi squadra italiana, ma erano contentissimi, per loro vedere un giocatore lì dentro era come vedere il papa. Uno di loro si fece notare a gesti, volle a tutti i costi fare una foto con me. Non riuscivo a capire tutta quella fretta di dover fare la foto con me per primo, poi ero venuto a sapere che una settimana prima doveva uscire e aveva chiesto di rimanere sette giorni in più per incontrarmi“. Una vicenda che fa capire quale sia la vera potenza del calcio e delle sue emozioni.

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