Il mondo del calcio resta senza parole per il lutto subito: ci lascia un grande campione che aveva vinto anche la Champions League qualche anno fa
Sono attimi di ansia nel mondo del calcio, col fiato sospeso dopo ciò che è successo a Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter. Per fortuna, il centrocampista della viola si è ripreso e sta proseguendo il suo percorso in ospedale, ben curato dai medici e sostenuto dal suo club e dai tifosi di tutte le squadre, che lo hanno inondato di messaggi positivi.
Ma il calcio è costretto a dire addio a un grande campione che ha scritto una pagina di storia molto importante nella seconda parte degli anni ’80. Si tratta di Helmuth Duckadam, portiere rumeno che è riuscito a vincere la Champions League con lo Steaua Bucarest nel 1986, battendo il Barcellona in finale. Riuscì a parare quattro rigori su quattro nella finale di Siviglia.
Duckadam si è spento all’età di 65 anni a Bucarest. Era uno finito addirittura nel Guinness dei Primati per la serie di rigori parata contro il Barça, che lo fece entrare di diritto nella storia del calcio e venne soprannominato ‘Eroul de la Sevilla’. Ancora oggi, quella Coppa dei Campioni è l’unica del calcio rumeno.
Lutto nel calcio, si è spento Duckadam
Alexanko, Pedraza, Pichi Alonso e Marcos: sono questi i quattro calciatori a cui Duckadam ha neutralizzato il rigore. Ma quello fu il canto del cigno di un portiere arrivato poi 8° nella classifica del Pallone d’Oro. Sfortunatamente, venne colpito da un embolia ascellare e trasferito di urgenza a Bucarest con un volo militare da Arad. Quel problema gli fece terminare anzitempo la carriera.
Si erano diffuse delle leggende riguardo il suo ritiro. Come per esempio che avesse avuto dei problemi col figlio del dittatore Nicolae Ceausescu, che avrebbe ordinato alla polizia segreta del regime di spezzargli le mani, per non aver consegnato una Mercedes regalatagli dal Real Madrid per aver battuto i rivali del Barça.
Questa e tante altre versioni furono tutte smentite dallo stesso Duckadam, che ha affermato di essersi ritirato per ‘un grumo di sangue che si è spostato’. I media rumeni riferiscono che negli ultimi anni ha avuto diversi problemi di salute e tre mesi fa si era operato a cuore aperto. Il calcio, dunque, saluta un portiere capace di una delle imprese più grandi della storia del calcio, forse la più grande.